Questo è certamente il più antico e tradizionale tra i vini della pianura padana. Un vino che, pur tuttavia, ha tutti i requisiti per incontrare i gusti del moderno consumatore, è moderatamente alcolico, fresco e frizzante dal gusto fruttato caratteristico, leggermente abboccato.
“Lo chiamavano Trinità” – Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2016 – Magnum
Il prezzo originale era: 400,00€.360,00€Il prezzo attuale è: 360,00€.
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Product Description
La storia di Rocca delle Macìe è indissolubilmente legata al cinema. È grazie infatti all’attività cinematografica che Italo poté coronare il sogno della sua vita e fondare un’azienda agricola nel Chianti Classico.
E’ un vino prodotto solo in 1970 (come l’anno dell’uscita del film) Magnum, che porta il nome “Lo Chiamavano Trinità”.
Ottenuto dal Sangiovese allevato nelle tenute Le Macìe e Sant’Alfonso, le prime ad essere acquistate nel 1973 da Italo Zingarelli, è un Chianti Classico Gran Selezione 2016, che porta con sé tutte le buone sensazioni di un’annata particolarmente significativa per il Gallo Nero.
I suoi profumi muovono da un rigoglioso fruttato verso cenni speziati e affumicati, ad anticipare una bocca succosa, dolce e ritmata da una presente e vivace fragranza acida.
Dal Ring al Cinema alla Terra Toscana
“Vorrei raccontarvi brevemente la storia di mio padre Italo, produttore, regista e direttore cinematografico nonché fondatore dell’azienda vitivinicola Rocca delle Macìe che oggi ho la fortuna di dirigere insieme a mia moglie Daniela e con la collaborazione di mia sorella Sandra, di mio nipote Fabio e dei miei figli Andrea e Giulia. Uomo generoso, amante della vita, dotato di intuizione e di grande lungimiranza, Italo è un nobile esempio di self-made-man. Dopo una breve carriera in giovane età come pugile che lo porta alla finale del “Campionato Italiano Novizi” nei pesi medio-massimi, nel 1949 inizia a lavorare nel cinema, prima come figurante e stuntman, poi come tecnico di produzione ed infine, dal 1954, come Direttore di produzione di numerosi film. Nel 1955 porta all’altare Laura Spano, che gli darà tre figli -mio fratello Fabio, Sanda e me- e lo affiancherà nel corso di tutta la vita supportandolo con grande impegno in ogni suo progetto. Nel 1958 arriva a firmare la sua prima produzione cinematografica “La rivolta dei Gladiatori”.